Zadar, 2006Antica e splendida città storica sulla costa Dalmata del mare Adriatico in Croazia collocata di fronte ad arcipelago di isole con un generoso clima mediterraneo. Da sempre fu un importante porto di collegamento tra l’Oriente bizantino ed il mondo latino occidentale. Durante molti secoli fece parte della Repubblica di Venezia e poi, dopo la caduta di Napoleone, fu integrata fino alla fine della Prima Guerra Mondiale all’Impero Austro-Ungarico. Durante la II Guerra Mondiale fu seriamente danneggiata dai bombardamenti alleati. La parte storica della città si trova su una penisola. Meravigliose sono le sue chiese, edificate in bianca pietra calcarea locale: la cattedrale di Santa Anastasia del XIIIs, la basilica paleocristiana della Santa Trinità dedicata a San Donato del IXs, la chiesa di San Crisogono ed altri monumenti. Dall’Anno 808 Santa Anastasia di Sirmio e la Patrona della diocesi e della ńitta, la quale oggi conta circa 100.000 abitanti. Il turismo e una attività importante di Zadar e dintorni.
La mostra «Santa Anastasia – ponte tra Oriente e Occidente cristiano» definita «evento eccezionale»
La Loggetta Civica
La basilica paleocristiana di San Donato
Cattedrale di Santa Anastasia di Zadar
Martedì 10 ottobre a Zadar in Croazia è stata inaugurata la terza esposizione della serie delle mostre internazionali “L’arte per la pace in Europa e nel mondo” dedicate a Santa Anastasia di Sirmio (281-304), dopo quelle di Sremska Mitroviza (ex-Sirmio) in Serbia e di Jaroslavl in Russia, rispettivamente svoltasi in dicembre 2005 e agosto 2006. Nell’edizione croata partecipano 197 pittori, scultori e grafici di 14 paesi con 240 opere esposte in due prestigiosi luoghi della città – nella Loggetta municipale e nella basilica San Donato. In una dependance del Museo Civico in piazza del Comune sono esposte oltre duecento fotografie di chiese e raffigurazioni pittoriche e scultoree di Santa Anastasia nel mondo. Zadar è sede del culto a Santa Anastasia dal 808 e da quella lontana data la Santa è Patrona della città e della diocesi. La mostra proseguirà fino al 13 di novembre. Nella Loggetta, messa a disposizione della mostra dal Museo Civico, oltre alle due ormai famose icone di Santa Anastasia mandate nello spazio sulla stazione orbitante “Mir”, sono esposti venti dipinti di pittori croati e le icone di artisti russi e serbi, 12 illustrazioni sulla Vita di Santa Anastasia e 6 incisioni raffiguranti varie chiese dedicate alla Santa. La suggestiva architettura della basilica di San Donato (IX sec) a forma circolare con 3 absidi e otto monumentali colonne portanti ha creato un ambiente espositivo fantastico per le oltre 180 opere, dedicate alla martire di Sirmio, realizzate da artisti italiani, serbi, russi, polacchi, danesi, inglesi, francesi, tedeschi, spagnoli, cechi, finlandesi, bosniaci e argentini. Sicuramente mai nella storia dell’arte e in nessun altro posto è stata realizzata una mostra dedicata ad un solo santo con tante opere in numero e qualità provenienti da tanti paesi. Organizzatori della mostra sono l’arcidiocesi di Zadar, le amministrazioni della Contea (Provincia) e della Città, il Comitato Promotore “Santa Anastasia”.
Ad aprire la mostra è stato l’arcivescovo di Zadar monsignor Ivan Prendja, il quale ha anche letto la lettera di benedizione della mostra e del progetto da parte di Sua Santità il Papa Benedetto XVI, pervenuta lo stesso giorno da Roma. Durante la cerimonia di inaugurazione hanno parlato il Conte, il vice-sindaco, la vice-ministro alla cultura della Repubblica di Croazia, il parroco della chiesa ortodossa serba di Zadar, l’ambasciatore di Serbia a Zagabria e quello di Croazia presso la Santa Sede, l’adetto culturale dell’ambasciata russa in Croazia ed altre personalità. L’Italia era rappresentata dal reggente (console generale) a Spalato Angelo Zampetti, dal dott. Enzo Carnazza, responsabile per le relazioni esterne della regione Piemonte, dal dott. Livio Attanasio in rappresentanza della Provincia di Cuneo e della città di Mondovì e dal presidente dei comitati Santa Anastasia Pierre Tchakhotine. Era presente anche una troupe di Rai 3 Piemonte. Tra una sede espositiva e l’altra vi è stata la processione attraverso le vie pedonali di Zadar, a capo della quale si trovavano due fanciulle vestite nei costumi tradizionali dell’isola di Olib e della cittadina di Biograd (luoghi di antica devozione della Santa), che su asciugamani ricamati portavano le due icone “cosmiche” di Santa Anastasia. La cerimonia di inaugurazione si è conclusa a sera con uno splendido concerto nella cattedrale di Santa Anastasia (XIII sec.) del coro (direttore Jean Morovich) della cattedrale stessa, che ha cantato lodi e preghiere a Santa Anastasia in croato, antico slavone, gregoriano e latino.
L’indomani nella sala delle conferenze del seminario sotto la presidenza dell’arcivescovo Prendja si è svolto un colloquio dedicato a Santa Anastasia, nel quale hanno preso la parola 11 relatori su temi dedicati a Santa Anastasia, sul suo ruolo in quanto simbolo di pace nel mondo odierno, sul suo culto nel passato e la devozione a lei oggi in vari paesi. E’ stato trattato anche l’argomento della costituzione eventuale a Zadar di una Fondazione “Santa Anastasia”, la quale potrebbe avere anche il compito della creazione di un museo della Santa, costituito dalle opere attualmente in mostra. Nelle varie fasi di inaugurazione della mostra era presente un folto pubblico, come mai era successo prima a Zadar per un evento culturale di questo genere.
Pierre Tchakhotine
“L’Unione Monregalese”, ottobre 2006
Catalogo mostra
Opere esposte
Foto
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